Spirit of Adventure

Recensione del gioco

Anche nei mondi fantasy dall'aspetto pacifico, le comunità non sono risparmiate da fenomeni patologici, compresi i problemi di droga! Un misterioso burattinaio che si definisce un "signore dei sogni" distribuisce la sua sostanza psicotropa dopo il tramonto per le strade delle città, nella terra di Lamarge, a una cerchia di "clienti" in continua espansione. Chiunque assaggi una volta la sostanza chiamata Opitar, ne diventa completamente dipendente e alla fine è in grado di uccidere un membro della sua famiglia per quella dose. La sovrana di Moon City, Lady Rowena, convoca quindi un gruppo di esperti avventurieri. Con la promessa di tesori incommensurabili, l'eroe si propone di trovare colui che diffonde il veleno per le strade delle città di Lamarg.

Spirit of Adventurer può essere descritto come la risposta tedesca alla trilogia The Bard's Tale di Brian Fargo. La cosa più evidente è l'identico sistema di combattimento, diviso in turni, durante i quali ti viene detto quale colpo è stato sferrato o ricevuto. Il gameplay dipende quindi, proprio come nella trilogia di cui sopra, dal gruppo ben assortito che il giocatore riunisce all'inizio del gioco. Trova un nome, una classe (mago, dea, guerriero, amazzone, prete, fata, samurai, banshee) e una razza (odinario, Tidiciano, Dice Allany) per ciascuno del gruppo composto da un massimo di sei eroi. Di conseguenza, per loro verrà creato il livello iniziale delle statistiche primarie (corpo, mente, magia) e secondarie (forza, destrezza, QI, carisma). Allora nulla ti impedisce di vagare per foreste, villaggi, castelli e città, con l'obiettivo di trovare il cattivo che sta divorando il regno da dietro le pergole oscure.